Mi occupo abitualmente della traduzione e della revisione, per i privati, le imprese, gli studi legali e notarili, dei seguenti tipi di testo: atti di citazione, comparse di costituzione e risposta, ricorsi, memorie, atti d’appello, denunce, querele ed esposti, provvedimenti giudiziari (sentenze, decreti, ordinanze), contratti (in materia di compravendita, fornitura, appalto, agenzia, franchising, joint venture, licenza, distribuzione, proprietà intellettuale, mutuo), accordi transattivi e documenti aziendali e societari (atti costitutivi, statuti, procure, verbali di assemblee e consigli di amministrazione, relazioni di collegi sindacali e organi consultivi e di controllo), atti notarili, corrispondenza commerciale. Le mie lingue di specializzazione sono l’inglese e il francese.
Il diritto non è una scienza esatta e il suo linguaggio ne risente. Le competenze dei giuristi comparatisti e dei linguisti s’intersecano completandosi. Bice Mortara Garavelli1 rileva il differente approccio: «l’occhiale del giurista scruta i fatti di lingua negli aspetti che sono pertinenti alle teorie generali del diritto, dell’interpretazione e all’applicazione delle norme. L’occhiale del linguista cerca […] di riconoscere i profili argomentativi, le strutture sintattiche, semantiche e testuali, le implicazioni pragmatiche, sociolinguistiche e via elencando».
Rodolfo Sacco2 individua «il problema della traduzione delle espressioni linguistiche che esprimono i concetti giuridici, tra i problemi maggiori della comparazione». Secondo l’illustre comparatista se si ammette che vi siano espressioni intraducibili si può ugualmente porre il quesito se vi siano espressioni traducibili e, se quest’ultima possibilità è percorribile, «occorre domandarsi quali presupposti debbano esistere perché un’espressione sia traducibile e perché una traduzione sia corretta». I problemi traduttivi in ambito giuridico possono essere diversi e riguardare sia le differenze tra le norme giuridiche dei sistemi considerati, sia le differenze tra le diverse strutture linguistiche, ma le insidie non finiscono qui. Un sistema utilizza nozioni, termini, categorie che non hanno sempre riscontro nei concetti noti al comparatista. Un testo di diritto provoca degli effetti giuridici che non si possono ignorare, ecco perché è necessario interpretare i testi secondo il metodo proprio a ciascun sistema. Sacco chiarisce il modus operandi del comparatista, introducendo il concetto di “formante”. I sistemi giuridici sono composti da numerosi formanti legali: la Costituzione, le leggi ordinarie, i regolamenti, la giurisprudenza. Vi sono inoltre numerosi formanti giudiziari, dottrinali o giurisprudenziali. Il compito del comparatista è analizzare i sistemi giuridici dissociando i vari formanti e valutando le distanze che intercorrono tra loro.
Se invece si osserva con l’occhiale del linguista, la soluzione dei problemi passa attraverso anche l’analisi linguistica strutturale, scomponendo il discorso attraverso l’analisi morfologica, semantica e logica, seguendo il passaggio dal fatto al diritto, dalla condizione alla conseguenza. I problemi traduttivi, definiti oggettivi, possono essere di carattere pragmatico-culturale e linguistico. Secondo Federica Scarpa3, nella fase preparatoria, il traduttore elabora una macrostrategia ed è a questa che fa riferimento per la formulazione di strategie per risolvere i singoli problemi traduttivi che si presentano. La linguista chiarisce, infatti, che «la soluzione di qualsiasi problema di traduzione va sempre ricondotta alla funzione che il segmento testuale problematico assolve all’interno del testo nel suo complesso, e alla funzione globale della traduzione».
Il traduttore giuridico conosce le singole branche del diritto; risolve questioni di forma linguistica determinanti per la soluzione di problemi giuridici; procede a un’analisi degli aspetti comparatistici per evitare oscurità interpretative: il traduttore giuridico risolve problemi.
1 MORTARA GARAVELLI B., Le parole e la giustizia. Divulgazioni grammaticali e retoriche sui testi giuridici italiani, Einaudi, Torino, 2001.
2 SACCO R., (diretto da), Trattato di diritto comparato, GAMBARO A., SACCO R., Sistemi giuridici comparati, UTET, Torino, 2000.
3 SCARPA F., La traduzione specializzata. Un approccio didattico professionale, HOEPLI, Milano, 2012.